lunedì 12 aprile 2010

PIU' MARE CHE MONTI

Non so come definirla agonisticamente questa fantastica mezza maratona. Veloce non direi affatto. Faticosa... per nulla! Fatto sta che per un'ora e 40 minuti mi sono veramente divertito. La discesa che dalle terme di Stabia porta giù al lungomare di Castellamare per i primi due kilometri mi sono parsi decisamente una passeggiata. Tanta gente e tanto mare. Il golfo, la vista del Vesuvio (peccato la densa foschia), il porto e lo splendido scenario della costa sorrentina per i primi 7 mila metri non hanno affatto pesato sulle difficoltà del percorso che scivolava via sotto i piedi con estrema scioltezza.
"Adda venì l'inghianata..." mi avvertiva un napoletano che mi affiancava e che conosceva il percorso sicuramente meglio di me, che lo facevo per la prima volta. La chiamano... il Colle dei Sospiri... l'inghianata (la salita) che da zero metri porta a 188 metri sul livello del mare in appena 4 kilometri. Ma l'ho affrontata con serenità, imponendomi un ritmo assolutamente costante così come fa un ciclista scalatore (ne so qualcosa avendo antiche esperienze in questo campo). Passo corto e respirazione mai in affanno. Senza guardare il cronometro. Ne ho superato di atleti in difficoltà! Attraversiamo Vico Equense, Seiano, Meta, piccole frazioni arrampicate in collina.
La successiva panoramica discesa mi ha permesso di recuperare con facilità il ritmo che a me piace portare a fiato spezzato. Non mi sono buttato giù a capofitto, anzi ho semplicemente messo a folle il mio motore distratto sopratutto dalla bella vista della costiera Sorrentina che si specchiava nel golfo.
Così ho agganciato sulla fascia tergisudore della fronte la mia minuscola videocamera (16 grammi) per riprendere in corsa quel panorama mozzafiato (pubblicherò la sintesi del video su youtube nel prossimo post).
Al termine della ripida discesa, superato il 14° kilometro sento che le gambe reggono bene. Provo ad aumentare il ritmo concentrandomi sulle gambe. Leggo il cronometro nei successivi due-tre kilometri registrando una velocità vicino ai 4 minuti e 30 secondi a km. Al 18° raggiungo e supero due compagni di squadra che mi avevano staccato a 5 km dalla partenza. E' come viaggiare d'inerzia. Supero una quantità indescrivibile di atleti. Prendo il tempo al 19° e sino all'arrivo registro una media di 4 minuti e 22 secondi a km. Che progressione ragazzi!
Intanto la mia minicamera ha registrato tutto (col beneficio della scarsa stabilità).
Tempo finale, quindi, 1 ora 40 minuti e 31 secondi (TDS) ad una media di 4 minuti e 46 secondi a km.
Ottima prestazione se penso che ad una mezza maratona a carattere internazionale mi sono lodevolmente piazzato sesto di categoria. E appena a 12 secondi dal quinto.
Non mi permetto di confrontare tale prestazione con quella del post-Barcellona dello scorso anno (Ostuni - 4° piazzato), dove chiusi col tempo di 1:34:39. Oppure con la Barincorsa dei miei 4 minuti e 33 secondi a km (5° piazzato). Questa MareMonti del dopo-Roma non è una gara veloce, difficile da gestire. Le sensazioni sono state decisamente diverse. Solo il piazzamento è rimasto uguale.

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