mercoledì 20 ottobre 2010

Un trittico storico

Ultime tre domeniche con tre gare consecutive: due mezze maratone e una 10 km.
Domenica 3 ottobre: Maratonina Città di Barletta. Una gara non solo ricca di partecipanti ma anche di effetti speciali. Un caldo praticamente estivo ed un lungomare che piuttosto mozzare il fiato mi ha caricato come una corda di un orologio. Un orologio perfetto che è entrato nelle mie gambe e mi ha fatto viaggiare a 4 e 40 secondi per ciascun dei 21 km. In quasi 900 partecipanti, dal centro della città, e dopo aver raggiunto di nuovo il punto di partenza - arrivo, ci siamo tuffati nel tranquillo mare della costa sabbiosa per raggiungere le campagne entrostanti e ritornare poi sui nostri passi. Una gara gestita bene, nonostante lo scarso allenamento dei due mesi precedenti. Un nono posto invidiabile (erano circa 40 atleti appartenenti alla mia categoria) e altrettanto invidiabile il tempo finale: 1 ora 38 minuti e 45 secondi.
Domenica 10 ottobre: Corri Mola 2010. Una gara regionale di 10 km promossa dall'AVIS. Terzo di categoria con un risultato finale che non registravo da molto tempo: 41 minuti e 20 secondi, ad una media poco più di 4 minuti e 15 secondi a km. Erano anni che non viaggiavo a questa andatura in una gara. Ho dovuto soffrire solo negli ultimi due kilometri per tenere il passo di un atleta appartenente alla mia categoria, tattica inutile poichè l'amico (che mi ha superato allo sprint) si è rivelato di una categoria inferiore alla mia.
Il ritmo alto però mi ha procurato un risentimento al tendine di Achille destro. L'infortunio sembrava superato nelle due successive sedute di allenamento. Ma evidentemente lo stress era in agguato. Così ho affrontato la seconda mezza maratona di Arnesano (Lecce) con la speranza di dover sopportare il fastidio.
Domenica 17 ottobre: Mezza Maratona Valle della Cupa. Alzataccia mattutina per poter raggiungere il posto in tempo utile. Soliti preparativi della certosina vestizione. Grave errore nell'aver usato calze appena indossate una sola volta (mi hanno procurato un'unghia nera o, per chi vuole parlare forbito, ematoma sottungueale). Testa di rapa per aver seguito il ritmo dell'amico di squadra nei primi 3 -4 km (4 e 30 a km), col risultato che al 10° ero già in crisi per il dolore al tendine ormai in fase di riacutizzazione. Nonostante tutto ho continuato a correre con un ritmo decente, chiudendo i 21 km e 98 metri in 1 ora e 41 minuti, praticamente vivendo di rendita. Nonostante il ritmo blando degli ultimi kilometri, ho desiderato raggiungere quanto prima il traguardo passo dopo passo solo per il fastidioso dolore al tallone. Praticamente un minuto e 15 secondi più di Barletta. E, sentite sentite, secondo di categoria. Conseguenze?: una leggera sindrome vagale causa stress apparsa molto dopo l'arrivo che si è protratta durante il viaggio di ritorno a casa.
Che ne dite di frenare un pochino?

1 commento:

nino ha detto...

direi di si.
ma com'è che dalle tue parti le mezze sono più lunghe ??
(scherzo naturalmente)