giovedì 21 marzo 2013

Roma: La maratona perfetta!


Una gara che nei ritmi sembrava far invidia ad un orologiaio. Basta dare uno sguardo alla media a Km ad ogni passaggio per affermarlo. Uno scostamento di appena 2-3 secondi ogni 5 km circa.
Tempo finale: 03:35:08 ad una media di 5 min. e 7 sec a km.(6 minuti meglio dell'ultima Maratona di Roma). Grazie ad una preparazione basata su questi ritmi, ormai entrati nel mio DNA.

La cronaca:
Molto tranquillo alla partenza, forse per la bellissima atmosfera pre-gara nelle griglie.
Non sento lo sparo ma si capisce che si e' partiti dalle felpe che volano per aria.
I primi 20 km vanno via veloci tra chiacchiere e battute con amici pugliesi affiancati per caso.Il ritmo misurato col il mio Casio, mi riferisce una perfetta media. Assumo liquidi, senza mai fermarmi, a tutti i rifornimenti. Si sgancia una spilla dal un lembo del pettorale e perdo tempo a spillarlo (male) da un'altra parte. Facendo attenzione a non rovinare il chip incorporato.
Le gambe stanno bene e c'è anche la sensazione che si sarebbe potuto dare di più.
Alla mezza però mi sconforta il terrore di essere appena al giro di boa. Al 25° poi accuso una strana stanchezza alle gambe. Sembra che il muro si sta presentando adesso. Ma il fenomeno, fortunatamente, dura poco. Mi riprendo dopo un calo impercettibile. Che diamine... in allenamento avevo fatto 38 km allo stesso ritmo e sotto una pioggia senza fine e senza problemi.
Dal 30° inizia a vedersi parecchia gente camminare. Io intanto continuo a superare superare superare senza mai fermarmi. Dalla partenza ne ho già fatti fuori 463 e una ventina della mia categoria (alla fine ne supererò oltre cinquanta). I passaggi in Piazza Navona, Piazza del Popolo, Trevi e Piazza Venezia, mi danno una carica decisiva. Ma non mi faccio ingannare dall'adrenalina. Non aumento il ritmo.
Fino al 35° ancora tutto bene, poi l'attesa del famoso muro, che non c'è stato. Evviva!
Continuo comunque a correre. Mi sono rivisto nel video del sito della maratona (mi hanno fatto rivivere i momenti più belli)...non avverto una corsa scomposta. Direi al risparmio.
Comunque vado bene. La sensazione è stata di un ritmo in calo. Invece lo mantengo costante fino al 40°. E oltre.
Lì comincio a pensare a quanto lunghi siano gli ultimi due chilometri e mi preoccupo. Sopratutto per il percorso sconnesso e la salita intorno al Colosseo.
Ma riesco a mantenere il ritmo. Il mio obiettivo di questa maratona è stato "mantenere il ritmo costante". Non finirò di ripeterlo.
Scollino, vedo il traguardo, riesco anche ad accelerare e chiudo con le braccia al cielo e foto ricordo, sorridente.

Ritiro lo zaino e a fatica riesco a cambiarmi al riparo del vento che in quel momento si rafforza.
Tornare in albergo e' stata dura. Non riuscivo neanche a fare gli scalini. Ma per fortuna il recupero è stato immediato.
Posizione finale: 2092° e 26° di categoria (15° italiano). Straordinario.

1 commento:

nino ha detto...

complimenti. maquanto è bello indossare quella medaglia ?