mercoledì 8 maggio 2013

Ostuni - Campionati di Mezza Maratona

Due gare da commentare in questo post. Così come previsto e anticipato nel precedente. Due gare tecnicamente diverse anche nel percorso.
4° di categoria a Natural Running
La prima, giovedì 25 aprile, corsa nel Bosco delle Pianelle (Natural running) nei pressi di Martina Franca. Un cross anomalo nella lunghezza. Undici kilometri interamente tracciato all'ombra delle querce e tra il profumo dell'origano. Suggestivo e affascinante. Un invito a nozze per me. Comunque me la sono goduta, anche perchè dovevo necessariamente conservare le forze per il più importante  evento di tre giorni dopo (Campionato Nazionale di mezza maratona). Un ritmo superiore ai 5 min. a km. tra saliscendi, sterrato, terra battuta, sassi e radici. Nel bel mezzo di villeggianti intenti a raccogliere asparagi e cicorie.
Non è mancato il passaggio in una tipica masseria del luogo e, per alcuni tratti, tra ruminanti al pascolo. Di sicuro mi sono divertito, senza mettere tanto impegno, lontano dall'idea di un piazzamento da podio. Comunque, stesso risultato della precedente edizione: 4° di categoria. E come lo scorso anno, chiusura della manifestazione tra pic nic e profumi di polpette al ragù.

Nettamente diversa la storia della seconda gara della settimana (28 aprile): la 1/2 Maratona degli Ulivi Secolari di Ostuni. Una gara importante su un percorso che più duro non poteva essere. Trattandosi di un Campionato Nazionale. E, tanto per rimanere in argomento, un caldo fuori stagione che, insieme al vento di scirocco, ha ulteriormente contribuito a decimare i partecipanti (quasi tremila). Ma la mia resistenza, in questi casi, non conosce ostacoli. Ho percorso i 21,098 km in poco più di 1 ora e 37 min. (real time). Migliorando altresì di un minuto la prestazione della mezza di Salerno dello scorso anno. Nonostante la netta differenza di tracciato.
Ostuni: esempio di galanteria
Una prima parte del percorso prevede una leggera discesa con un dislivello di circa 60 mt. Si marcia bene. Infatti leggo il display del mio Casio che mi registra 45:10 al passaggio del primi 10km. Un ritmo per me importante per un obiettivo finale vicino all'ora e 35. Ma so di coltivare illusioni.
Infatti, al giro di boa, la strada si fa sempre più insidiosa. Continui saliscendi (più sali che scendi) impediscono di portare ritmi costanti. Il vento di scirocco, poi, diventa favorevole e la calura più insopportabile. La perfetta organizzazione, fortunatamente, ha reso disponibili gli spugnaggi e i ristori ogni 2,5 km. Alleviando così i momenti più difficili.
La lunga scalata verso il traguardo (non finiva mai!) mi ha visto superare una quantità indecifrabile di partecipanti. Persino amici di club notoriamente più forti di me. Un sedicesimo posto di categoria che premia in maniera certa le mie aspettative.
E non finisce qui...
Domenica 12 maggio: vado a correre a Lecce il Campionato Regionale di Mezza... la terza maratonina nel giro di un mese.

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