A Lecce domenica scorsa, 12 maggio, temevo di forare come una ruota ormai logora. Ma così non è stato. Ho corso una gara direi perfetta, al limite dei miei ritmi sulla mezza. E' vero che il percorso molto pianeggiante, a differenza della dura altimetria di Ostuni di 15 gironi prima, spinge a mantenere ritmi costanti e veloci. Ma correre una mezza alla media di 4 minuti e 28 secondi a km non era affatto nei miei propositi.
Nonostante il clima caldo e la forte tensione pre-gara per via del ritardo alla partenza. La 3^ Corri a Lecce, mezza maratona nazionale, valevole quest’anno come Campionato Regionale, è la seconda volta che ha visto la mia presenza. Ma a differenza dello scorso anno, il percorso prevedeva un doppio passaggio nel centro cittadino. Caratteristico direi.
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Lecce: Primo passaggio |
Ma forse la tensione mi ha messo il turbo. Così sono partito a grandi falcate, trovandomi subito tra le prime fila dei milleduecento partecipanti. Un ritmo che solitamente porto in una gara di 10.000 che con spregiudicatezza ho portato per oltre metà percorso. O la va o la spacca!
Ma non ho spaccato un bel tubo! Sono riuscito a mantenere il ritmo per tutta la gara. Anzi, i rilevamenti parlano chiaro: progressione:
Rilevamento | Km | Tempo | Media | Km | Tempo | Media | Pos |
totale | totale | frazione | frazione | frazione | frazione | ||
INTERMEDIO | 10,6 | 00:47:59 | 4'31" | 10,6 | 00:47:59 | 4'31" | 271 |
ARRIVO | 21,1 | 01:34:19 | 4'28" | 10,5 | 00:46:19 | 4'24" | 249 |
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Lecce: arrivo dopo 21 km |
Comunque la stanchezza, alla fine, si è fatta sentire. A differenza di Ostuni, il recupero non è stato immediato. Ho preferito quindi mettere a riposo le gambe al fine di evitare probabili infortuni da affaticamento. Un paio di uscite stile jogging in settimana hanno rimesso i muscoli in piena forma. Niente gare fino alla fine del mese. In programma un cross sul Pollino il due giugno. E mi rimetto in sesto!
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