sabato 18 maggio 2013

Mezza di Lecce ... e sono tre!

Tre mezze maratone disputate dopo la Maratona di Roma del 17 marzo scorso. Un crescendo che non mi aspettavo. Una risultato che via via è migliorato, a prima vista, senza una grande preparazione. Se non quella suggerita (e negata) da MyAsics.
A Lecce domenica scorsa, 12 maggio, temevo di forare come una ruota ormai logora. Ma così non è stato. Ho corso una gara direi perfetta, al limite dei miei ritmi sulla mezza. E' vero che il percorso molto pianeggiante, a differenza della dura altimetria di Ostuni di 15 gironi prima, spinge a mantenere ritmi costanti e veloci. Ma correre una mezza alla media di 4 minuti e 28 secondi a km non era affatto nei miei propositi.
Nonostante il clima caldo e la forte tensione pre-gara per via del ritardo alla partenza. La 3^ Corri a Lecce, mezza maratona nazionale, valevole quest’anno come Campionato Regionale, è la seconda volta che ha visto la mia presenza. Ma a differenza dello scorso anno, il percorso prevedeva un doppio passaggio nel centro cittadino. Caratteristico direi.
Lecce: Primo passaggio
Ma la bellezza del percorso è stata indegnamente affossata dalla precaria organizzazione che ha ritardato di oltre mezz'ora l'orario di partenza. Tutti fermi, stipati, affogati in una triste protesta che sfiorava il limite della decenza.
Ma forse la tensione mi ha messo il turbo. Così sono partito a grandi falcate, trovandomi subito tra le prime fila dei milleduecento partecipanti. Un ritmo che solitamente porto in una gara di 10.000 che con spregiudicatezza ho portato per oltre metà percorso. O la va o la spacca!
Ma non ho spaccato un bel tubo! Sono riuscito a mantenere il ritmo per tutta la gara. Anzi, i rilevamenti parlano chiaro: progressione:
Rilevamento Km Tempo Media Km Tempo Media Pos
totale totale frazione frazione frazione frazione
INTERMEDIO 10,6 00:47:59 4'31"  10,6 00:47:59 4'31" 271
ARRIVO 21,1 01:34:19 4'28" 10,5 00:46:19 4'24" 249
Notevole anche il numero degli atleti superati. Eccezionale l'ottava posizione di categoria. Un tempo totale di un'ora e 34 secondi che resterà il mio personale degli ultimi 5 anni.
Lecce: arrivo dopo 21 km
Una prestazione che ha finalmente ripagato i miei ripetuti tentativi di superare alcuni atleti della mia categoria che, sistematicamente, mi hanno superato in diverse gare. Per non parlare dei miei compagni di club.
Comunque la stanchezza, alla fine, si è fatta sentire. A differenza di Ostuni, il recupero non è stato immediato. Ho preferito quindi mettere a riposo le gambe al fine di evitare probabili infortuni da affaticamento. Un paio di uscite stile jogging in settimana hanno rimesso i muscoli in piena forma. Niente gare fino alla fine del mese. In programma un cross sul Pollino il due giugno. E mi rimetto in sesto!

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